Oggetti dimenticati, reliquie domestiche raccolte nella casa della nonna.  Attraverso una serie di scatti ravvicinati e dettagliati, la natura morta si trasforma in memoria viva, in dialogo tra passato e presente. Gli oggetti, ormai privi di funzione,  fanno risplendere le loro superfici consumate dal tempo che li ha attraversati, portando con sé un senso di malinconia e familiarità. 
La fotografia di questa natura morta diventa così un atto di riscoperta, un modo per contemplare l’inutile, restituendogli dignità e significato attraverso lo sguardo.
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